Grillo sì, Grillo no. O si è dentro o si è fuori all’antipolitica

Ph.: Lino Casadei
Basta un niente ad inimicarti qualche partito. Basta condannarne gli sprechi, la perdita della loro identità ideologica e di morale, criticarne il rigido immobilismo, rivendicare l’etica sociale e civile attaccando spassionatamente i finanziamenti pubblici che incassano. E il gioco è fatto. I politicanti ci mettono davvero poco a guardarti male, da quelli intellettual/borghesi di destra a quelli radical/chic, che suona per meglio per i sinistroidi. Nasce il fenomeno Beppe Grillo, e non nasce per caso: credo che se non ci fosse stato suo il Movimento 5 Stelle ne sarebbero, a breve, potuti nascere una dozzina. Criticare Grillo a prescindere, oltre che sbagliato, lo ritengo onestamente controproducente. Soprattutto se i partiti non fanno nulla per fargli cambiare idea. Anzi pare proprio che con gli ultimi scandali di corte gli reggano il gioco. E le cinque vispe stelline raccattano consensi giorno per giorno, senza che nessuno se ne accorga o fa finta e fa l’indiano. Tanto i segretari di partito credono che basti criticarlo un po’ in qualche talk show di seconda o terza serata per smorzare i toni della sua polemica ferrigna, costante, a tratti bellicosamente ammaliante. Non c’è ne uno che guardi alla sua critica con introspezione e riflessione, non esiste politicante che da solo davanti allo specchio del suo bagno con coscienza esamini gli ultimi andamenti del suo partito e dica: “Diamine, questo qui, almeno un poco, c’ha ragione: bisogna rimboccarsi le maniche!”. Mi viene il dubbio che, a furia di pensare alle alleanze e giocare a mosca cieca tra di loro tirandosi mazzate a destra e a manca, i partiti si distraggano volutamente sul fenomeno Grillo. Gli italiani sono incazzati, e ci vuole pochissimo perché si affidino al M5S: basta una croce nelle prossime urne. Lo capiranno? Ho le mie perplessità. Del resto un altro grave errore è minimizzare i consensi dell’antipolitica: danno al Movimento di Grillo il ruolo di ago della bilancia, ma non si sono pesati ultimamente, e ahimè credo siano pericolosamente ingrassati, ai limiti dell’obesità. Utenti veri o falsi che abbia al suo cospetto, Grillo ha il suo seguito. E se ne ha è per colpa dei partiti e della politica dell’ultimo atto.      

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