Quel grasso grosso matrimonio grecoromano
Prendere spunto da un film
campione d’incassi per titolare un post che non sarà altrettanto campione è tuttavia
propositivo. Mio nonno mi ripeteva spesso che a pensar male si fa peccato, ma
che a pensar bene non si azzecca quasi mai. La frase, se riferita alla più
recente prosopopea bersaniana, rende meglio l’idea. Le testate dei giornali di
ieri, che avrete sicuramente già cestinato, gossippavano più o meno tutti sulla
stessa cosa: e cioè che Bersani aveva fatto l’occhiolino persino ai leghisti pur
di ottenere una maggioranza a Palazzo Madama. Tranquilli, Maroni ieri ha già
smentito: senza l’ok del Cavaliere non se ne fa nulla.
Eppure quel mezzo gruppo
senatoriale a cinque stelle che ha già votato Grasso alla presidenza del Senato,
scatenando le furie del capo sir Beppe, è già più che un presagio. Che i
grillini fossero tendenzialmente sinistri qualcuno lo pronosticava già, ma che
addirittura votassero le candidature designate da Bersani, nessuno lo avrebbe previsto.
E non me ne voglia Grasso, ma mi pare che quella manciata di voti presi in più,
il centrosinistra li stia usando per dettare condizioni che non è manco in
grado di poter dettare da solo. E qui casca l’asino, o meglio casca lo
scouting. La Boldrini alla Camera è stata votata senza troppi problemi grazie
agli incirca cento deputati in più “vinti” come i punti del latte grazie al
premio di maggioranza (“che bufala ‘sta
legge elettorale”, tuonavano i sinistri pochi mesi fa), al Senato invece, con
Grasso, il sospiro di sollievo è arrivato con qualche ora di ritardo. Sono
presi dalla società civile e annunciano pure di tagliarsi lo stipendio: chapeau.
Ma Bersani si augura che tutta ‘sta
fatica fatta per eleggerli non sia stata vana. “Ci vuole un governo, ragazzi! - (va
letto all’emiliana) – non siam mica qua a perder tempo”. E il tempo lo si sa,
non si perde se si è bravi ad ingaggiare fiducie. Penso al Pdl che chiedeva un
uomo di destra al Colle, “poverini”: Bersani neppure questo gli concederà. E’
pur vero che senza la maggioranza senatoriale non si governa, e quindi l’occhiolino
per i montiani catto democristiani è già bello che servito: sfodererà tutto il
suo sex appeal il nostro Pierluigi nazionale? Ma in quel caso si tratterà
esclusivamente di scouting: non scherzino nel centrodestra.
Commenti
Posta un commento