Giorgia scende in campo. A new beginning?
Ormai è un dato certo: stamane la
pidiellina Giorgia Meloni ha firmato la sua candidatura alle primarie del
Popolo della Libertà previste per il 16 dicembre. Forte del seguito giovanile,
che ha prima conquistato con Azione Giovani, poi come Ministro della Gioventù,
la politica/giornalista romana entra nel sipario dei possibili candidati
premier nelle file del centrodestra. Un anno fa, proprio a Novembre, pubblicava
il suo libro, Noi crediamo e qualcuno
non esclude che in questo freddo novembre di un anno dopo, possa diventare
anche il suo slogan elettorale. La Meloni, oltre ad essere giovane, è una silenziosa
rottamatrice: con il suo movimento Ripartire da Zero, l’ha lasciato intendere
più di una volta. Altro che la Santanchè o la Mussolini, e in ultimo la voce
che vuole persino Sgarbi tra papabili, lei sì che può segnare il cambio di
rotta, quello di un centrodestra e del suo partito in particolare, completamente
allo sbando, privo di idee ma pieno zeppo di favoritismi. E non credo che l’elettorato
di destra, specie quello giovanile, si comporti come quello dei cugini di
centrosinistra, che prevedibile ed in preda all’atarassia, pare voglia
confermare a tutti i costi il poco inebriante Bersani, lasciando giacere il
rottamatore d’altra sponda, Matteo Renzi, in quarantena. No, a destra non sarà
così. Almeno spero. Occorre una politica nuova, e nel manifesto di Ripartire da
Zero, c’era qualcosa di simile o molto vicino.
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